60 è la percentuale dei costi operativi di un centro di gestione per il picking, fase imprescindibile e cruciale che influisce in modo significativo sulla soddisfazione finale del cliente.
Ma in che modo il picking pesa così tanto sul bilancio aziendale?
Il picking di magazzino è il processo di prelievo completo o parziale di uno o più prodotti dalla scaffalatura designata che precede la preparazione dell’ordine. Questa attività di prelievo può avvenire in diversi modi e può essere manuale o automatizzata, tuttavia uno degli scopi finali rimane quello di supervisionare le giacenze. Per questo motivo quello che potrebbe apparire come solo una piccola attività, ha in realtà un impatto sull’intera gestione del magazzino e sono sempre più numerose le aziende che scelgono di investire sull’ottimizzazione di questo processo.
In questo articolo vedremo insieme gli errori più frequenti fatti in questa fase e alcuni consigli che consentono di ottenere un rendimento migliore senza un aumento sproporzionato dei costi.
Mispick: gli errori da evitare
Oltre ad essere dispendiosi in termini di tempo, gli errori di picking (anche chiamati “mispick”) lo sono anche in termini economici. Secondo alcune statistiche del settore condotte nelle aziende di logistica americane il costo medio di ogni errore di picking si aggirerebbe intorno ai 100 dollari. Una cifra significativa che spinge sempre di più le aziende ad implementare le strategie adottate o ad attivarne di nuove.
L’errore più comune è il prelievo di articoli sbagliati, conseguenza di un errato stoccaggio della merce o di un’inesattezza nella comunicazione della quantità richiesta.
Seguono poi l’assenza di etichettatura dei prodotti, che li rende difficilmente riconoscibili e porta ad un rallentamento delle tempistiche di prelievo, e la volontà di accorpare i prelievi portando quindi ad una confusione di lotti e merci.
In un parco clienti particolarmente attenti è necessario agire con cautela e precisione per non rischiare di incorrere in perdite economiche derivate da errori simili.
Picking e best practice
Un aspetto, quello del picking, sul quale i responsabili della supply chain non possono non riflettere, al fine di aumentare la soddisfazione dei clienti proteggendo anche i profitti dell’azienda. Le pratiche da mettere in atto possono essere diverse ma tra queste ne riportiamo alcune considerate di base:
- Posizionare in modo strategico i prodotti prelevati più spesso, posizionandoli in aree strategiche quali quella di imballaggio al fine di ridurre i tempi di spostamento all’interno del magazzino e velocizzare i processi;
- Progettare il magazzino in modo ottimale in quanto degli spazi ben ordinati facilitano il picking e consentono una maggiore precisione;
- Scegliere una strategia di picking adatta alle dimensioni della struttura, al numero di dipendenti e ad altri fattori interni;
- Utilizzare WMS (Warehouse Management System) per ridurre al minimo il margine di errore.
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