Logistica tra innovazione e sostenibilità
La logistica sta vivendo negli ultimi anni una crescita importante, sia grazie all’incremento dell’e-commerce che grazie all’espansione della pratica dell’outsourcing logistico. Quest’ultimo settore ha evidenziato uno sviluppo che ha avuto dei risvolti anche in ambito immobiliare: sempre più magazzini vengono acquistati e costruiti, trasformandosi da semplici spazi di stoccaggio a veri e propri punti di snodo all’interno dei quali si svolgono attività cruciali per l’intera supply chain.
Gli spazi si sono così riempiti di tecnologie e professionalità per migliorare le prestazioni logistiche, portando un valore aggiunto al proprio servizio.
Spazio ai magazzini di logistica, distribuzione e trasporto
Su 302.073 km² di superficie del territorio italiano, oltre 40 milioni sono occupati da magazzini che si possono distinguere in tre macro categorie funzionali: magazzini destinati alla logistica, magazzini destinati alla distribuzione e magazzini destinati al trasporto. La gran parte di essi si concentra in una specifica zona della penisola, ovvero quella conosciuta come RLM (Regione Logistica Milanese), che si estende dalla provincia di Novara a Brescia e da Piacenza a Malpensa.
Secondo alcuni dati, più del 50% degli immobili è localizzato in quattro regioni del Nord Italia: Lombardia (24%), Emilia Romagna (12%), Veneto (11%) e Piemonte (8%).
Magazzini green
L’architettura dei diversi magazzini si è nel tempo modellata sulle necessità operative delle aziende logistiche, portando allo sviluppo di immobili differenti per esigenze diverse.
Oltre agli aspetti operativi, i magazzini sono evoluti anche dal punto di vista qualitativo, mettendo sempre di più al centro aspetti quali la sostenibilità e il benessere di dipendenti e operatori.
Le soluzioni sfruttate per fronteggiare questi cambiamenti sono molte, dall’utilizzo di materiali sostenibili nella costruzione all’implementazione di nuovi equipaggiamenti.
Dal punto di vista della costruzione sono sempre di più gli accorgimenti presi. Tra questi svettano:
- Sostenibilità dei materiali, da quelli della costruzione certificati EPD (Environmental Product Declaration) a quelli utilizzati per realizzare l’isolamento della copertura. Sono sempre più diverse, infatti, le pratiche recenti, tra le quali le più annoverate sono il green roof (copertura dei tetti con aree verdi), il brow roof (copertura con uno strato di muschio) ed il cool roof (copertura con impermealizzante bianco che è in grado di riflettere i raggi solari e dissipare il calore) ;
- Utilizzo di energia e risorse rinnovabili, tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici, impianti alimentati a biogas o anche il riutilizzo di acque meteoriche che possono essere poi sfruttate anche dalla comunità esterna;
- Predilezione di un’illuminazione naturale: i lucernari e il bianco alle pareti, grazie alla sua proprietà riflettente, consentono di sfruttare al meglio la luce naturale durante le ore lavorative;
- Presenza o realizzazione di aree verdi.
Dal punto di vista della strumentazione e dei macchinari utilizzati, invece, sono sempre di più utilizzati mezzi in grado di ridurre l’impatto ecologico di ogni movimento. L’innovazione che più sta contribuendo ad un evoluzione ecologica è la mobilità elettrica. Le batterie con tecnologia agli ioni di litio sono attualmente quelle più utilizzate e che sono in grado di garantire numerosi vantaggi anche oltre l’impatto sull’ambiente.
Nelle ultime settimane abbiamo affiancato alcuni nostri clienti proprio durante questa transizione, aiutandoli nella scelta di una nuova flotta di carrelli elevatori con batterie al litio. Queste sono sempre più spesso utilizzate per questo genere di macchinari, in quanto consentono:
- Risparmio energetico: le batterie al litio hanno una vita utile tre volte maggiore rispetto alle normali batterie e la sua minore dispersione termica durante l’utilizzo consente una riduzione notevole dei consumi;
- Risparmio di tempo: i tempi di ricarica sono molto brevi e consentono agli operatori che utilizzano di sfruttare a pieno le pause lavorative già previste;
- Risparmio sui costi: nonostante un primo costo di acquisto che potrebbe essere considerato elevato, le performance superiori di questi macchinari consentono di rientrare con l’investimento in pochi anni;
- Maggiore sicurezza: le classiche batterie al piombo acido necessitano di zone di ricarica apposite e dotate di cappe di aspirazione e sistemi di ventilazione, mentre le batterie al litio, grazie alla loro capacità di non emettere gas nocivi, possono essere ricaricate anche accanto alle aree operative.
In Elle Emme siamo attenti alla sostenibilità e ci impegniamo affinché ogni piccolo gesto quotidiano abbia un impatto positivo sull’ambiente. Per scoprire come possiamo aiutarti nel tuo progetto, contattaci!